In queste giornate assolate e particolarmente calde per la stagione ho voglia di mangiare cibi freschi anche se con ingredienti non proprio di stagione. Adoro questi “spaghetti” e vi posso assicurare che non vi sembrerà di mangiare delle zucchine crude. Le dosi che ho indicato sono per una persona, non dovete fare altro che moltiplicarle per i piatti che dovrete preparare.
Ingredienti:
nr 2 zucchine
nr 20 pomodorini varietà ciliegino o datterino
nr 1 spicchio d’aglio
nr 8 gherigli di noce
q.b. basilico
q.b. olio evo
q.b. sale
Mettete a bagno i gherigli di noce qualche ora prima per reidratarli.
Preparate gli “spaghetti” di zucchine con il procedimento spiegato nel seguente articolo: Spaghetti di zucchine raw
Scaldate una padella con olio evo e lo spicchio d’aglio, unite i pomodorini tagliati e i pezzi delle zucchine rimaste precedentemente tagliate a dadini, salate e fate cuocere a fuoco vivo per qualche minuto, mettete il coperchio e continuate la cottura a fiamma bassa per 5 minuti.
Unite gli “spaghetti” al sugo e fateli saltare in padella per amalgamare il tutto.
Impiattate cospargendo di gherigli di noce tritati grossolanamente e basilico fresco.
Realizzare questi spaghetti è molto semplice e veloce, basta avere una spirulatrice e zucchine freschissime! La mia alla base ha delle ventose che, se inumidite, fanno presa sul tavolo da lavoro e la mantengono bene ferma. Per realizzare questi spaghetti ho usato le lame medie (ne ho ha disposizione 3, per realizzare spirali sottili, medie e grosse). Se volete realizzare dei simil spaghetti potete pelare le zucchine ed eliminare la parte verde ma io le preferisco così.
Ingredienti:
Zucchine scure
Lavate le zucchine, eliminate le estremità e tagliatele in sezioni di 8/10 cm, più le sue dimensioni saranno regolari e migliore sarà il risultato finale.
Inserite centralmente la zucchina sul porta alimenti e girate la maniglia in senso orario, spingete in avanti verso la lama per iniziare ad affettare.
Salate gli “spaghetti” ottenuti, massaggiateli e lasciateli riposare una decina di minuti. Strizzateli bene per eliminare l’acqua di vegetazione e conditeli a vostro piacimento.
Sono iniziati i preparativi per il pranzo di Natale e, dovendo preparare per 20 persone, devo necessariamente scegliere portate che possa preparare in anticipo. Queste crespelle sono di facile realizzazione ma riscuotono sempre un gran successo. Per la cottura delle verdure utilizzo la funzione “crisp” del mio microonde, in alternativa potete farle soffriggere in padella o nel forno tradizionale. Le verdure utilizzate per il condimento si prestano anche ad essere utilizzate per condire lasagne dove, al posto della panna, utilizzerete la besciamella.
Ingredienti
Per le crespelle:
200 g di farina O
80 g di farina di ceci
4 uova
500 ml di latte
30 g di burro
q.b. sale
Per il ripieno:
500 g di ricotta di mucca
200 ml di panna fresca o da cucina
100g di Parmigiano Reggiano grattugiato
1 peperone rosso
1 zucchina
1 costa di sedano
1 carota
1 scalogno
1 cipolla piccola
300 g di zucca gialla già mondata
q.b. olio evo
q.b. di sale
pepe nero, noce moscata
Sciogliete il burro nella padella avendo l’accortezza di non farlo friggere (è sufficiente metterlo nella padella calda e poi spegnere la fiamma). Mescolate le due farine in una ciotola dopo averle setacciate. Unite il latte poco alla volta mescolando con una frusta e in sequenza le uova, il sale e per finire il burro fuso. Lasciate riposare la pastella in frigo per una mezzora prima di cuocerle.
Per la cottura delle crespelle utilizzate la padella utilizzata per sciogliere il burro avendo l’accortezza di toglierne, con un foglio di carta da cucina, l’eccesso.
Scaldate la padella e mettete un mestolo di pastella partendo dal centro e, aiutandovi con il manico, fatela allargare sul fondo. Con l’aiuto di una spatolina di legno rigirate la crespella quando la stessa si stacca bene dai bordi, sarà cotta quando riuscirete a farla scorrere nella padella e comunque in una decina di secondi (non tenete la fiamma troppo alta altrimenti rischiate di farla bruciare).
Tagliate a dadini tutte le verdure e mettetele nella teglia del forno, salate, pepate e aggiungete l’olio. Mescolate e fatele cuocere per 20 minuti a microonde con la funzione “crisp”, avendo l’accortezza di mescolarle dopo i primi 10 minuti e aggiungete la panna. Continuate la cottura fino a che le verdure non saranno cotte ma ancora croccanti.
Preparate il ripieno mescolando in una ciotola la ricotta con sale, una macinata di pepe e noce moscata ed un filo di olio evo.
Distribuite un cucchiaio abbondante del ripieno su ciascuna crespella e piegatele in quattro. Disponetele in una teglia che possa andar in forno e cospargetele di fiocchetti di burro e abbondante Parmigiano Reggiano grattugiato.
Mettetele a gratinare in forno per qualche minuto.
Amo poter trascorrere il mio tempo libero all’aperto e quando posso organizzo insieme a mio marito splendidi giri in bicicletta. Fin da bambina ho percorso tanti chilometri in sella alla mia bicicletta e, nel corso degli anni sono passata dalla campagnola, alla bici da corsa (grazie alla passione che mi ha trasmesso la mia cara amica Viviana) per passare poi alla MTB ed ora alla EBIKE.
Vi posso assicurare che organizzare giri in EBIKE non è semplice, devi programmarlo bene prima per non rischiare di ritrovarti con la batteria della tua bici scarica ed avere ancora tanti km da fare e soprattutto in salita.
Io di solito per i miei giri in montagna utilizzo siti che ti consentano di preparare la traccia indicandoti i km totali e il dislivello, non sono precisi ma ti danno comunque un’indicazione. Io so che utilizzando un livello di assistenza standard posso percorrere circa 75/80 km con un dislivello massimo in salita di 2.300 m.
A differenza di mio marito che ancora predilige fare TANTA fatica con le sue biciclette “muscolari”, io posso permettermi di non allenarmi anche per settimane e poi montare in sella alla mia bicicletta e affrontare la salita del MURO DI SORMANO!
Scegliere la bicicletta giusta è però essenziale. La misura è molto importante perché rimanere tante ore in sella non deve causarti dolori a spalle, polsi o alla schiena. Un consiglio importante è quello di utilizzare pantaloncini con un buon fondello, che possa proteggerti le “parti intime” da indolenzimenti dovuti alla lunga permanenza sul sellino della bicicletta. Io scelgo sempre quelli da donna e adatti alle lunghe percorrenze.
Prendetevi l’intera giornata quando decidete di fare una gita in bicicletta, perché di gita deve trattarsi. Non devono esserci orari da rispettare o velocità minime da tenere, ricordatevi che siete turisti curiosi in sella. Fate delle soste ogni volta che lo ritenete opportuno, che sia per fare una fotografia o per bere o mangiare.
Io ho dotato la mia EBIKE di un “bauletto” che posso mettere o togliere a mio piacimento sul manubrio. E’ comodissimo perché può contenere il necessario per l’intera giornata: antivento/pioggia (portatelo sempre, in montagna il tempo può cambiare velocemente), la borraccia con l’acqua (la mia EBIKE non ha il supporto dove metterla), mini kit di pronto-soccorso, crema solare e burrocacao (meglio non rischiare di bruciarsi al sole), telefono e qualcosa da mangiare.
Che sia una borsa da manubrio o uno zainetto, la cosa importante è che sia impermeabile altrimenti rischiate di rovinare cellulare o altri supporti elettronici in caso di forte temporale.
Non date mai per scontato che lungo il tragitto possiate trovare fontane o bar dove rifocillarvi, a volte possono passare decine di chilometri e rimanere senza acqua o cibo può essere un serio problema.
Dite sempre a qualcuno, prima di partire, quale giro intendete fare, una foratura, un guasto alla bicicletta o peggio una caduta possono sempre capitare e magari potreste essere impossibilitati a chiedere assistenza (magari perché nella caduta il vostro telefono si è rotto o non prende il segnale).
E per finire “amo viaggiare, ma odio arrivare” Albert Einstein.
In questa stagione i radicchi abbondano nell’orto di mio padre, si possono preparare in svariati modi, in insalata, al forno, grigliati o come ingrediente per tortelli, torte salate e tutto quello che la fantasia ci ispira. Questi vegan burger sono veloci da prepare e, mangiati appena sfornati, di una bontà unica. Vi consiglio di abbinarli a una salsa di contorno e insalata.
Ingredienti (8pz):
150g di farina di ceci
100g di radicchio trevigiano (già mondato)
150ml acqua
nr 3 cipollotti rossi di Tropea
qb sale, pepe
nr 1 cucchiaio di passata di pomodoro o concentrato di pomodoro
qb olio evo
In una ciotola unite poco alla volta l’acqua alla farina mescolando per evitare che si formino grumi e lasciatela reidratare per un paio di ore in un luogo fresco, coperta da pellicola trasparente.
Accendete il forno a 180°C
Tritale il radicchio e i cipollotti. Ricoprite una teglia con carta forno, versate le verdure, condite con olio evo, sale e mescolate. Cuocete per 10′ mescolando a metà cottura.
Lasciate intiepidire la verdura e poi unitela al composto di ceci, mescolate con un cucchiaio ed uniti la passata di pomodoro.
Ricoprite nuovamente la teglia con carta forno, ungetela leggermente con olio evo e con l’aiuto di un cucchiaio formate dei mucchietti di composto.
Fate cuocere per circa 25′ (una volta terminata la cottura se volete potete utilizzare un coppa-pasta per dargli un aspetto più uniforme).
Nel mio giardino sono poche le piante che riesco a coltivare, quella di melograno è una di quelle. Ci sono annate dove la raccolta dei frutti , che avviene verso la metà di ottobre, è così abbondante che amici e parenti diventano i destinatari di cassette di questo incredibile frutto. Non vi consiglio però di relegarne a chi non sa cosa farne. Estrarne il succo è più semplice di quanto si possa pensare.
Ingredienti:
Melograno
Tagliate il melograno a metà con un coltello seghettato. Prendete un cucchiaio di legno e battete sulla scorza con forza facendo cadere i semi all’interno di una ciotola. E’ importante togliere eventuali parti bianche prima di procedere con l’estrazione del succo perché lo renderebbero molto amaro. Potete poi utilizzare un estrattore o in alternativa un passaverdura, il risultato non cambierà.
Questa torta salata la uso spesso per preparare una cena veloce con ospiti inattesi, piace a tutti ed è di facile realizzazione. Gli ingredienti li ho sempre a disposizione anche perché la pasta brisée quando la preparo ne impasto sempre il doppio della dose e metà la conservo in freezer già stesa e arrotolata nella carta forno.
Ingredienti:
250 g di pasta brisée
500 g di patate grattugiate
1 cipollotto di Tropea
100 g di Emmentaler
q.b. rosmarino, sale e pepe nero
q.b. olio evo
Accendete il forno a 200°C
Mettete le patate grattugiate in uno scolapasta con sotto un piatto fondo e premete con le mani chiuse a pugno per far fuoriuscire l’acqua di vegetazione (è importante che lo facciate bene, in questo modo eviterete che le patate rimangano crude). Mettete le patate in una ciotola insieme al cipollotto e al rosmarino tritati, il formaggio, l’olio, il sale e una grattata di pepe nero. Mescolate bene con le mani.
Foderate una teglia rotonda del diametro di 30 cm con la carta forno. Stendete la pasta brisée e versatevi sopra il composto di patate. Infornate per circa 35′, verificando che le patate si siano ben cotte.
Questa mattina mia figlia mi ha chiesto di prepararle le “Rosette”, uno dei suoi primi piatti preferiti ma, visto che il ripieno classico prevede formaggio e prosciutto cotto, ho deciso di fare per me una variante che è risultata veramente buona!
900 g di latte (se lo usate intero non aggiungete burro)
50 g di burro o olio evo
80 g di farina 00
1 cucchiaino colmo di sale
q.b. di pepe e noce moscata
Preparate la besciamella. Mettete la farina in un pentolino, aggiungete poco alla volta il latte mescolando fino a formare una cremina. Aggiungete l’olio, un pizzico di sale e una grattata di noce moscata. Portate sul fuoco e mescolate fino a quando non si sarà addensata.
Mettere nell’impastatrice la farina, le uova e l’olio. Impastare aggiungendo l’acqua necessaria a creare un impasto non troppo morbido. Terminare di impastare a mano sulla spianatoia e lasciare riposare per circa 15′ dentro ad un sacchetto per alimenti.
Stendere la pasta con la macchina o il mattarello, passando per tutti gli spessori. Tagliate le sfoglie ad una lunghezza di circa 15 cm. Lasciate riposare per 15′, nel frattempo fate bollire l’acqua per la cottura. Lessate per pochi minuti le sfoglie in acqua salata e poi, con l’aiuto di una schiumarola, fatele sgocciolare e mettetele su un canovaccio da cucina a farle raffreddare.
Accendete il forno a 180°.
Mettete un po’ di besciamella sul fondo di una teglia da forno. Spalmate ogni sfoglia con un cucchiaio di besciamella, un cucchiaino di pesto e una spolverata di formaggio. Arrotolate, tagliate in tre e mettete i cilindri di pasta nella teglia. Cospargete di besciamella, una grattata di pepe nero e il restante formaggio.
Infornate per 30′ o almeno fino a quando non si sono leggermente dorati in superficie.
In Emilia amiamo sbizzarrirci con il ripieno dei tortelli, uno dei più semplici da preparare è proprio quello dei tortelli di patate. Bastano pochi semplici ingredienti, patate e Parmigiano Reggiano. Il mio condimento preferito è con burro ed erba cipollina ma sono ottimi anche con un sugo di funghi porcini, di asparagi o carciofi.
Ingredienti
Per il ripieno:
1 kg di patate
3 uova
500 gr di Parmigiano Reggiano, stagionato almeno 30 mesi
q.b. di sale, pepe e/o noce moscata
Per la sfoglia:
600 g di farina di semola di grano duro
200 g di farina di grano tenero tipo 2
6 uova
1 cucchiaio di olio evo
q.b. di acqua
Per condire:
100 g di burro fuso
un mazzo di erba cipollina, tritata
q.b. di Parmigiano Reggiano
Cuocete le patate a vapore con la buccia, nell’apposito cestello ( io uso la pentola a pressione, in circa 10/12′ sono pronte).
Una volta cotte, inseritele ancora calde, senza sbucciarle, all’interno dello schiaccia-patate, premete e raccogliete la purea in una terrina (la buccia rimarrà all’interno dello schiaccia-patate e non vi sarete nemmeno scottate le dita per pelarle). Lasciatele intiepidire.
Unite il formaggio, le uova e mescolate. Mettete il ripieno in frigorifero.
Impastate la pasta, è importante che riposi almeno 15 minuti ricoperta di pellicola prima di lavorarla, risulterà molto più elastica (la semola di grano duro richiede meno uova rispetto ad una farina 00, l’acqua serve proprio a terminare l’impasto).
Stendete la sfoglia sottile e mettete tanti mucchietti di ripieno a distanza di circa 2 cm l’uno dall’altro. Ripiegate la sfoglia, premetela bene intorno al ripieno e poi tagliatela con l’apposita rotella dentellata.
Cuoceteli in abbondante acqua salata per pochi minuti e conditeli con burro fuso, erba cipollina e Parmigiano Reggiano grattugiato.
Ormai si avvicina il Natale e mi piace preparare dei regali fatti da me per i miei amici. Sarebbe più semplice entrare in un negozio e comprare qualcosa ma ormai si sono rassegnati a ricevere cose “home made”. Uno di questi sarà probabilmente un vasetto di pomodorini, preparato la scorsa estate, raccolti direttamente nell’orto di mio padre. E’ semplicissimo prepararli, la cosa importante è una sola, che i pomodorini siano maturi al punto giusto, rossi e sodi! NB. Sia i barattoli che i coperchio dovranno essere stati precedentemente sterilizzati.
Ingredienti:
Pomodorini pachino o datterino
Basilico, facoltativo
Lavate i pomodorini e il basilico. Scartate quelli che presentano delle imperfezioni o che non sono perfettamente maturi. Metteteli ad asciugare su un canovaccio.
Disponeteli all’interno di un barattolo di vetro (precedentemente sterilizzato) della capacità di 250ml cercando di comprimerli bene senza però farli rompere. Unite qualche fogliolina di basilico (l’unico inconveniente è che col tempo perderà il suo bel colore verde scurendosi). Chiudete i barattoli con il coperchio e sistemateli in una pentola avvolti in un canovaccio. Ricopriteli di acqua e fateli bollire per circa 40′.
Lasciateli raffreddare nell’acqua e poi conservateli in un luogo buio, si manterranno intatti per mesi.